Il libro "Le 36 poetesse immortali" illustrato da Eishi e Hokusai.

Il libro "Le 36 poetesse immortali" illustrato da Eishi e Hokusai.

L'album Nishikizuri Onna sanjurokkasen, conosciuto in Occidente con il titolo abbreviato "Le Trentasei Poetesse Immortali", è una delle più affascinanti pubblicazioni giapponesi del XIX secolo, finemente stampata a colori in xilografia.

L’album è stato pubblicato nel 1801 dalla casa editrice di Edo Eijudo Nishimuraya Yohachi e comprende trentasei tavole opera di Hosoda Eishi (1756-1829), una tavola di frontespizio di Katsushika Hokusai (1760-1849), una prefazione, due pagine di postfazione e un colophon.

Ogni tavola raffigura, a sinistra, una delle trentasei poetesse attive durante il periodo Heian (794-1185) e Kamakura (1185-1333) e, sulla destra, una delle loro poesie.

Queste poesie rappresentano un elemento importante per la cultura classica dal IX al XII secolo. La centralità della vita di corte, con la sua raffinatezza, è una caratteristica di queste poesie che verrà imitata nei secoli successivi anche in altre forme artistiche.

I ritratti di queste poetesse posseggono le due qualità principali, comuni alle migliori stampe giapponesi: una raffinata tavolozza di colori e le linee armoniose delle figure. La calligrafia, sulla parte destra di ciascuna tavola, è decorata con un motivo di nuvole colorate. Una bella composizione, di linea e colore, che associa a ogni poetessa una sua poesia.

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Hosoda Eishi, l'autore dei trentasei ritratti, era originario di una famiglia di samurai. Famoso pittore e incisore in stile ukiyo-e, viene celebrato soprattutto per le sue slanciate figure femminili. La sua nobili origini e le prime esperienze nella scuola di pittura Kano erano probabilmente d’aiuto a lavorare sul tema così decisamente classico dell'album. L'altro artista a collaborare in questo album è Katsushika Hokusai. Il suo coinvolgimento è limitato all’illustrazione del frontespizio. La tavola raffigura un gruppo di nobili, con i loro inservienti, che cammina lungo una strada di campagna, mentre tre bambini ridono al loro passaggio.

 

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Il significato di questa bella tavola non è chiaro e il taglio ironico dato da Hokusai sembra lontano dal tema aristocratico del libro.

"Le trentasei poetesse immortali" è un’ edizione di lusso pubblicata su commissione di Hanagata Yoshiakira, un maestro di calligrafia. Lo scopo dell'album era promuovere la sua scuola. Gli antichi poemi furono infatti trascritti dalle sue giovani allieve il cui nome, indirizzo ed età sono riportati sul margine destro di ogni tavola.

Copie di questo album, talvolta mancanti di alcune pagine di testo, si possono trovare in alcuni musei e in collezioni private. La copia qui commentata, in precedenza offerta nel nostro catalogo n. 8, è completa, ha un origine importante e ben documentata, che offre l'opportunità di parlare di due figure di spicco nella prima storia del collezionismo dell'arte giapponese, Edmond de Goncourt (1822-1896) e il commerciante giapponese Hayashi Tadamasa (1856-1906).

L'album ha quattro sigilli di Hayashi e, nell'ultima pagina della prefazione, una nota descrittiva autografa di Edmond de Goncourt, che si conclude con le parole: “Exemplaire de la plus grande beauté de cet ouvrage bien rarement precedé de sa preface et suivi de sa post-face. Exemplaire acheté 200 francs en 1888 chez Hayashi.”.


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Edmond de Goncourt (1822-1896).              La nota autografa.

 

Edmond de Goncourt, e suo fratello minore Jules (1830-1870), sono stati romanzieri, collezionisti e influenti critici d'arte. Tra i primi in Europa a venire in contatto con l'arte giapponese e a sviluppare un particolare interesse per l'arte grafica. Con i loro scritti hanno giocato un ruolo importante nella diffusione della "follia giapponese" in Francia.

Mentre i fratelli de Goncourt sono stati così importanti nel mondo dei collezionisti del loro tempo, un ruolo altrettanto fondamentale va riconosciuto a Hayashi Tadamasa, che ha importato dal Giappone migliaia di stampe e oggetti d'arte. Hayashi arrivò a Parigi nel 1878, come interprete e assistente di Wakai Kenzaburo (1834-1908), per assistere alla Exposition Universelle. Conclusasi l’esperienza della mostra, iniziò l'attività antiquaria al fianco di Wakai. Quando questi nel 1886 si ritirò, Hayashi continuò autonomamente e in pochi anni divenne uno dei commercianti di maggior successo di Parigi.

Contribuì notevolmente alla formazione delle principali collezioni del suo tempo, e fornì le informazioni fondamentali delle prime pubblicazioni occidentali sull'arte giapponese, come L'Art Japonais di Louis Gonse e le monografie su Utamaro e Hokusai di Edmond de Goncourt. “Le Trentasei Poetesse Immortali” venne acquistato, con un altro album di Utamaro, da Hayashi il 7 maggio 1888. Questa data esatta viene registrata da Edmond nel suo “Journal, Mémoires de la vie littéraire”.


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Otto anni dopo Edmond morì. Le sue ultime volontà stabilivano la vendita della sua collezione all'asta per dare la possibilità ad altri collezionisti di acquisire i suoi tesori. Il catalogo per la vendita, che si tenne presso l'Hotel Drouot dall’otto al tredici marzo 1897, è stato scritto da Siegfried Bing (1838-1905), un famoso mercante e collezionista d'arte giapponese. L'album di Eishi era il lotto n.1499. La descrizione menziona la nota autografa di de Goncourt nella prefazione ed il prezzo da lui pagato in precedenza, ma omette la provenienza dal concorrente giapponese di Bing.

 

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Hayashi era a quel tempo ancora molto attivo, ed è probabile che fosse anch’egli presente all'asta in veste d’acquirente, al fine di riacquistare molte delle stampe e oggetti d’arte venduti anni prima.

Bibliografia: Louise Norton Brown. Block Printing and Book Illustration in Japan. London: George Routledge & Sons Ltd. 1924, p. 172. Jack Hillier. The Art of the Japanese Book. London: Sotheby’s, 1987, p.454. La copia di Nishikizuri onna sanjurokkasen nella Spencer Collection, New York Public Library,è stata riprodotta in facsimile e ampiamente commentata in: Andrew J. Pekarik. The Thirty-six Immortal Women Poets. A poetry album with illustrations by Chobunsai Eishi. London: Barrie & Jenkins, 1991.

 



Testo e immagini di Lella e Gianni Morra © 2002-Present (All Rights Reserved)